E’ tempo di primi bilanci soft dopo 6 mesi dal “closing” che ha sancito il cambio di passo per INNOVENGER con l’ingresso di Nembrini Consulting nella compagine azionaria.
Sicuramente siamo sulla strada giusta, o meglio su quella che vogliamo percorrere, con alcuni obiettivi raggiunti e altri in fieri anche strutturalmente: se i tuoi sogni non ti spaventano, allora non sono grandi abbastanza >> ho la sicurezza che faremo ancora tanti errori ma non quello di pensare in piccolo.
Varie le cose positive, a partire dalla mission e soprattutto dalla sua declinazione nel nostro modello di ingaggio e di business
We are innovative, we are creative, we are passionate – we are pleased to share our expertise and ideas to help our customers shaping their own processes – we like to be ARCHITECT (and we are good at). We put People first, and we go above and beyond expectations – for our clients, our partners, and our teammates.
Tra le cose più concrete e caratterizzanti completate, ci siamo “divertiti” negli ultimi mesi a definire la nostra INNOVENGER Digital Solution, basata su una architettura ad eventi estremamente concreta e scalabile (discussa nell’articolo qui referenziato) che estende il concetto di omnichannel commerce introducendo CDP e altri componenti martech:
- da una parte pensiamo che possa essere un vero game-changer in parecchie situazioni
- contemporaneamente ne stiamo utilizzando alcuni componenti su progetti di clienti finali per verificarne in concreto efficacia, robustezza e scalabilità
- l’architettura è anche la base del marketplace Destination Luxury che ci accingiamo a lanciare per il Natale (4 brand coinvolti al lancio)
Sul lato interno, INNOVENGER – che non aveva dipendenti prima dell’ingresso di Nembrini Consulting in Aprile – ha intrapreso un percorso di crescita rapido e sostenibile in Italia: adesso (fine Agosto) ci sono 8 dipendenti più alcuni freelance e il forecast per la chiusura dell’anno solare è di 15 dipendenti – non troppi ma neanche troppo pochi considerando che le risorse a cui possiamo attingere sono ovviamente anche quelle di Nembrini in Svizzera (anche Canada e India).
Siamo attivi sul lato partnership sia a supporto della nostra Digital Solution che in termini di Big 5 della consulenza IT/Digital: lavoriamo con due di queste e stiamo discutendo con una terza, ovviamente su ambiti diversi per geografia e competenze (la differenziazione è importante perchè crea non-dipendenza, autonomia, flessibilità e anche qualità). I processi di certificazione (1 completato e 1 in progress) sono onerosi ma funzionali alla crescita che vogliamo avere.
Lati negativi? Sicuramente la burocrazia (certificarsi con i big è estremamente time consuming) e i termini di pagamento (almeno in Italia).
Un paio di altri infortuni dettati dalla nostra buona fede abusata (un misunderstanding con un partner di piccole dimensioni e un freelancer con troppi impegni, spero recuperabili) rafforzano ulteriormente i nostri convincementi etici, fondanti per INNOVENGER e non derogabili.
Il sogno nel cassetto: Stiamo valutando la creazione di uno spin-off universitario che consenta di accelerare ulteriormente il cammino di crescita (ma questo lo vedremo assieme al Panettone…)
Claudio Bianchi
Sul nostro sito trovate una versione più dettagliata dell’articolo